E fanno 22.
Già… a Gravellona Toce ho corso la mia 22^ mezza maratona, categoria MM35. Ho iniziato un anno fa a Busto in novembre e chi l’avrebbe detto da allora, ogni domenica se possibile, corro una mezza. L’emozione più bella è ritrovare tante persone ogni volta così appassionate e piene di allegria, come in una festa. Mi piace poi sfidare me stesso su questa distanza, accessibile a tutti gli sportivi ma allo stesso tempo un po’ insidiosa che se non la prendi sul serio, ti frega. Un paio di volte, per intenderci, sono rimasto "senza benzina" dopo un’oretta, ed è stata dura. Che dire invece di 1 ora e mezza sotto un temporale estivo con la pioggia a catinelle? Meglio comunque di 1 ora e mezzo nel fango fino alle caviglie… A Gravellona ho fatto il mio record, migliorando di 40 secondi il precedente 1.28.06 di Cantù, nonostante una fastidiosa vescica sotto al piede e la sciatica che mi tiene sempre compagnia. Per fortuna al km 16 non mi è arrivato il solito dolore alla spalla delle ultime domeniche, chissà perché?! Mi viene solo in gara, in allenamento mai. Davvero una bella giornata di sole, immersa nel panorama dei laghi e di montagne che quasi si potevano toccare. Ora il nuovo traguardo è la maratona, ma il pensiero maggiore è: chi ci va a lavorare il giorno dopo?
Luca Barino
….quest’anno ci sono finalmente riuscito!
Da anni mi ero ripromesso di partecipare alla Maratonina del VCO e quest’anno ci sono finalmente riuscito.
Il verbanese è stato per decenni la zona dove ho trascorso periodi di vacanze in estate e quindi ho un particolare rapporto affettivo nei suoi confronti, il lago e le alture circostanti sono per me luoghi di graditi e sereni ricordi.
E’ con queste belle sensazioni che con Giancarlo e la sua nuovissima Peugeot arriviamo a Gravellona dove ci aspettano Andrea, Federico e Elena.
Parcheggio agevole, ritiro pacco gara veloce, bella maglietta tecnica, l’unica incognita viene dal chip adesivo, diverso da quelli cui siamo abituati. Giancarlo, che ha fatto il Politecnico, capisce subito come si fa a posizionarlo, io malfidente gli faccio passare in mezzo ugualmente una stringa.
Lo stadio è stracolmo di gente però, dato che gli spazi sono molto ben distribuiti, non si creano situazioni disagevoli.
Molta gente, ma per me non molte facce note a parte Antonio e Arturo, Franco, Arnaldo and son e, a sorpresa, il carissimo collega e amico Paolo Crespi da Besnate.
La ricognizione in zona partenza denota che anche qui tutto è ineccepibile, strada dritta e ampia, transennatura per la zona top in cui riconosco Fabio Caldiroli, Diego Abbatescianni e Giuliano Battocletti. Li riconosco perché oggi sono a ridosso delle prime file, vorrei fare una buona partenza per chiudere a 1 e 30.
Start in orario, il gruppone dei (quasi) mille si distende con facilità nel centro di Gravellona, meno facile è assecondare le variazioni di pendenza del percorso. Le strade sono presidiate alla perfezione, siamo padroni dell’intera carreggiata. Dopo pochi km ecco Battocletti che torna verso la partenza, la corsa perde un sicuro protagonista, in compenso tutti guadagniamo di sicuro una posizione in classifica.
Fa caldo, fa molto caldo e così decido di bere già dal primo ristoro: provo a farlo senza fermarmi e siccome non sono capace l’acqua mi va di traverso col risultato che invece di guadagnare tempo lo perdo a tossire.
Eccoci a Feriolo, il passaggio nei vicoletti è tanto caratteristico quanto impegnativo, poi l’odore tipico del lago ci accompagna fino all’entrata di un camping, quelli dove le lingue ufficiali sono tedesco e olandese.
Usciamo sulla statale, la polizia ha bloccato il traffico nei due sensi, qualcuno (milanese doc?) manifesta il suo dissenso col clacson, ma se deve aspettare che passino tutti è meglio si prenda un ansiolitico. O la Settimana Enigmistica.
Decimo km, sto bene, sono in media con la mia tabella, tuttavia il passaggio davanti alla Casa della Resistenza a Fondotoce mi ricorda il verbo chiave del nostro sport: resistere.
La litoranea verso Mergozzo è chiusa completamente alle auto, si possono limare le curve e soprattutto ci si può rilassare in assenza di pericoli che arrivano alle spalle. Da sempre uno degli scorci che preferisco in zona è il piccolo lago di Mergozzo, ma oggi non mi sembra piccolo, la piazzetta col porticciolo sembrano non arrivare mai.
Brutto segno, segno di stanchezza, il caldo comincia a presentare il conto. Nel frattempo Matteo Olgiati con passo ritmato e sicuro mi passa e mi saluta.
Rientriamo verso Gravellona, meno male ci sono un paio di km in ombra e leggera discesa, che scontiamo poco dopo entrando in città tra auto, gas di scarico e strada in salita. Siamo alla fine, sia della corsa che delle mie risorse, l’ultimo km è soffertissimo, neppure l’amato arrivo in pista riesce a darmi energia.
L’obbiettivo è però raggiunto, poco più di 1 e 30. A due minuti arriva Giancarlo, gionata opaca per lui, mentre Andrea chiude la sua prima mezza ufficiale in 1 e 44. Il trattamento del dopo corsa è speciale: ristoro transennato, molto igienico, per cui il beveraggio viene consegnato dagli addetti, mentre per i solidi riceviamo un vassoietto con banana, torta e fette di pane con marmellata e nutella. Che servizio! E ci sono anche tante panche dove sedersi! Condivido il bel momento con il simpatico Luigi Fanari, poi doccia e foto da collezione con Diego ed il vincitore Matvichuc. In tanti mi avevano parlato bene di questa manifestazione, io non posso che unirmi al loro giudizio. Complimenti vivissimi all’organizzazione: VCO, Veramente Corsa Ottima.
Michele Romanini
Una bella Mezza
Ho partecipato per la prima volta a questa mezza maratona e devo dire che sono rimasto molto ben impressionato dalla perfetta organizzazione. Giunto di buon ora allo stadio infatti ho potuto assistere alle fasi di allestimento: zona ritiro pettorali ampia e con molte postazioni ognuna con 100 pettorali per evitare file uniche, cartelli con gli iscritti in posizioni ben visibili e la novità del nuovo tipo di chip spiegata da due addetti appositamente predisposti! Pacco gara con una maglietta tecnica e con sempre graditi prodotti alimentari distribuiti da addetti molto gentili e ben istruiti. Nella stessa zona veniva predisposto il ristoro finale dove gli stessi addetti hanno predisposto singole vaschette per ogni atleta con due tipi di torte e una banana e sulla pista di atletica predisposte un buon numero di panchette dove gli atleti potevano sedersi e rifocillarsi: fantastico. Anche il percorso è risultato molto divertente con solo un paio di salite al 7^ e 13^ km ma non il solito monotono piattone. Bellissimo in particolare il transito vicino al lago di Mergozzo che complice la bella giornata di sole ha fatto godere gli atleti di un panorama notevole (per chi non aveva già la vista annebbiata). Per il resto sembrava di stare… al giro del varesotto, tantissimi infatti i "nostri" con in prima fila Antonio, e poi ancora gli amici Silvia, Antonio e Stefano di Casorate e Daniele Half Marathon (che ho conosciuto oggi) alle prese con la sua prima mezza oltre all’inossidabile Arturo stavolta senza braghette ma con macchina fotografica.
Davvero una bella corsa onorata da una partecipazione record di quasi 1000 iscritti che sicuramente va inserita nell’elenco delle corse da rifare!
Antonello Rinaldi
Altri contributi alla Mezza del VCO dai BLOG di DANIELE – PIMPE
Per la bella corsa di sabato a Cesano Maderno (CorriCesano) vi rimando al BLOG di LUCIANO
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