Archivi del mese: luglio 2006

AZZURRO SOPRA BERLINO.

 

Parafrasando una canzone di Paolo Conte possiamo dire: ……i Francesi che s’incazzano….. ed io son qui che aspetto ……il gol. Un gelato al limone…..no! 5+1! Che incazzatura per i “cugini” d’oltralpe!

Bella, grande e piccola Italia del pallone: in quello stadio così pregno di memoria storica hai riscattato un po’ l’immagine italiana fangosa, truffaldina e malmostosa sbattuta sulle pagine dei maggiori giornali internazionali in questi giorni.

E’ stata una bella partita, io non sono un appassionato o un esperto eppure guardando giocare i francesi o meglio due o tre di loro sono rimasto affascinato. Il grande Atleta Zizou (Zidane) sfiorava con piede leggero la sua palla, la corteggiava, l’accarezzava, la sfiorava e poi quasi per non farle male, con tiri brevi, l’appoggiava sul piede del compagno. Unione perfetta, piede gentile e tiro preciso. Sembrava un ballo dedicato agli dei prima che il sole s’inabissasse al di là delle colonne d’Ercole. Fantastico, emozionante. Era caro agli dei Zizou? Penso di sì. Proviene da una terra, il Macreb (là dove tramonta il sole) ancora ricca di fascino e di mistero dove puoi ritrovare lo spirito delle favole delle Mille e una notte.

Forse era destino che finisse così, l’uomo caro agli dei doveva seguire un destino già scritto. Addio Zizou Giano bifronte.

E’ gli Italiani? Splendidi correvano per il campo come quindicenni zeppi d’ormoni, tiravano pallonate, s’aiutavano reciprocamente, reagivano di fronte allo 0-1 segnato dai francesi su rigore. Un gioco di squadra perfetto. Erano giovani ed avevano un fine da raggiungere. Tutti hanno corso, tirato, aiutato. Hanno piegato i francesi (pur realizzando un solo gol) sul piano della resistenza fisica. Magnifici!

Hanno vinto, abbiamo vinto la coppa del mondo!

Immagine finale: dal cielo scendevano miliardi di coriandoli bianchi che ottundevano le voci e l’oro della coppa sotto le luci dello stadio rifletteva raggi dorati, l’azzurro delle magliette sembrava un pezzetto di cielo sceso in terra!

Bravi. Grande Vittoria ove l’Italia intera si ritrova e si riconosce.

Adieu chanteclairs, i figli di mamma vi hanno chiuso in un bel cul de sac.

Ciao,

Ario46

Ps: Se ghè? (cosa c’è)……….L’Italia ha vinto i mondiali di calcio.

In questo piccolo spicchio d’Italia del nord dove abito non avevo mai visto tante bandiere Tricolori. Qui domina il verde, c’è una grande assonomia con la natura eppure ieri sera era un tripudio di tricolori e d’urla. Italia, Italia. Sembrava una piccola Roma Cialtrona! Magia del pallone! Ritorna alla mente un ricordo scolastico. Dal Piemonte: non siamo insensibili al grido di dolore che………….dalla Sicilia giunge sino a noi.

E’ stato un solo urlo liberatorio dalle Alpi alla Sicilia: GRANDE ITALIA! ABBIAMO VINTO! E’ STATO SOFFERTO! E’ STATO BELLO!

Amen.